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venerdì 26 ottobre 2012

GIANNI RODARI- fantasie di una bimba che imparò a sognare



A quest'uomo devo un grazie di cuore, perchè ha reso la scuola una fonte inesauribile di fantasia e poesia.
Bello e romantico l'autunno e sornione come un gatto l'inverno; mi (ci) ha regalato il gusto delle cose semplici, mi ha insegnato a parlare con le nuvole, che quando c'è la nebbia vengono giù dal cielo e ti ci puoi sedere... ho giocato con le lettere e fantasticato sul Paese dell'Incontrario.
Ho avuto accesso a mondi fantastici dove, con le verdure ci puoi intavolare un discorso da cima a fondo.



Le stagioni


Primavera è una giovinetta
con in bocca la prima violetta.
Poi vien l'estate, nel giro eterno..
ma per i poveri è sempre inverno.
Vien l'autunno dalla montagna
ed ha l'odore di castagna.
Vien l'inverno dai ghiacciai
e nel suo sacco non ha che guai.


IL GATTO INVERNO:

ai vetri della scuola stamattina
l'inverno strofina
la sua schiena nuvolosa
come un vecchio gatto grigio:
con la nebbia fa i giochi di prestigio,
le case fa sparire
e ricomparire;
con le zampe di neve
imbianca il suolo
e per coda ha un ghiacciolo.
sì, signora maesrta,
mi sono un po' distratto:
ma per forza,con quel gatto,
con l' inverno alla finestra
che mi ruba i pensieri
e se li portain slitta
per allegri sentieri.
invano io li richiamo:
si saranno impigliati
in qualche ramo spoglio;
o per un dolce imbroglio,
chiotti,chiotti,
fingon d' esser merli





 IL MAGO DI NATALE


S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.


Grazie sig Gianni!

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